giovedì 8 aprile 2010

Arcipelago 6.50 2010


E' fatta! Ho avuto il battesimo Mini: non con SpeedyG ma con Eggs&Bacon, il Naus 462 di Andrea. Abbiamo fatto insieme l'Arcipelago 6.50, premiando il suo coraggio e forza di volontà, visto che in poco più di due mesi ha attrezzato un Mini vuoto trasformandolo in una barca vera, bravo!
La regata è partita da Talamone, un vero paradiso: il Circolo della Vela ci ha accolto in modo molto ospitale, organizzando il tutto alla perfezione, grazie! Un ringraziamento anche al ns. Presidente Gianluca, che si è smazzato la parte burocratica e a Giovanni, Alessandro e cognato, che hanno controllato coscienziosamente le stazze.
Partiamo abbastanza bene, a centro linea, con Stefano e il suo Dixie sopravento ma dietro due lunghezze, viro in lay-line, o meglio quella che sarebbe stata la lay-line con il Classe A e invece col Mini rimango 10 metri sotto la boa di disimpegno...azzo, ok doppia virata e poi arranchiamo un po' prima di dare il gennaker. Optiamo per quello piccolo: non abbiamo il balestrone e con il bompresso fisso scendiamo molto di meno rispetto agli altri e, per fare velocità, dobbiamo stringere con pericolo di straorza. Scopriamo che l'handicap del balestrone è mortale: diamo il genny grande ma non cambia molto, due piccole straorze e poi, all'Elba, una veramente tosta con barca sul fianco per due minuti. Avevo già il coltello in mano, poi il mitico Andrea è riuscito a mollare la scotta da quelle trappole di strozzatori del Naus. Proseguiamo alla volta di Capraia, il vento da S-SW cala e gira a W, andiamo un po' lunghi rispetto alla lay-line di Capraia, poi rinforza e boliniamo per doppiare l'isola. Ad un certo punto è successo: un bel crack e il timone di destra ci saluta insieme alla scassa. Per fortuna che la barra l'ha trattenuto e non l'abbiamo perso. Si è divelto lo spiedino che fissa gli agugliotti nelle femminelle. Impossibile doppiare Capraia con 20 e passa nodi sul muso senza un timone. Annunciamo il ritiro e torniamo indietro infilandoci nel canale di Piombino per rimanere ridossati.
Cippa fino alle 15.00 di sabato poi entra il maestrale: tre mani alla randa e solent per mantenere la barca piatta e via mure a dritta fino al Giglio, si stramba per entrare a Talamone e per fortuna che il vento cala, perchè mure a sinistra la barca non è controllabile. Siamo i primi ad arrivare in porto, l'accoglienza è professionale e calorosa. Precediamo di mezz'ora Caracci: loro hanno fatto anche Giannutri, ma sono convinto che se non avessimo avuto quel problema, non avremmo sfigurato. Ancora complimenti ad Andrea a a Eggs&Bacon: non vedo l'ora di provarci il prossimo anno con SpeedyG!

giovedì 11 marzo 2010

SpeedyG è pronto!


Sabato 6/3, io Thomas e Gudi abbiamo alberato SpeedyG. Tutta la giornata se ne è andata per sistemare tutte le piccolezze del caso e domenica 7/3 siamo usciti: sul lago soffiavano ca. 15-16 nodi da sud con raffiche fino a 25 nodi. Due mani alla randa e un po' di rabbia per aver lasciato a casa il solent e il genny piccolo...ma chi si aspettava un vento così a Iseo! Nei prossimi weekend mi allenerò con Andrea per prepararmi alla Arcipelago 6.50 con il suo Naus.

venerdì 5 febbraio 2010

SpeedyG torna in acqua

La temperatura mi ha dato tregua e sono riuscito a dare l'antivegetativa a SpeedyG. Se domani smette di piovere, lo metto in acqua. Prevedo di alberarlo entro fine febbraio. Nel frattempo sono arrivati i documenti per l'RTF e l'Epirb (MMSI)...un passo alla volta e sarò operativo a breve!