venerdì 26 maggio 2017

Morelli Day


Doveva essere l'ultima 'lunga' prima della 999 miglia di fine giugno, 3 giri da 200 km con partenza da Nerviano, la capitale italiana dei randonneur.
Come già fatto altre volte quest'anno, parto con Pirola Vittorio, alias la locomotiva umana, della serie lo metti lì tirare e gli devi dire, dopo qualche centinaio di km, che è finita, altrimenti se ne accorge quando ha fatto il giro del pianeta!
Partenza alle 23 di venerdì, col fresco, tutto ok il primo giro in Brianza, Erba, Bellagio, Como, Varese, in ottima compagnia con Vittorio e Massimo, alle 8 siamo di ritorno a Nerviano e partiamo subito per i secondi 200km verso Oleggio, Borgosesia, Oasi E.Zegna, Cossatto.
Questo giro è stato hard, non per il dislivello ma per il caldo che abbiamo patito! Ogni fontanella era nostra, non ho visitato tanti bar in vita mia....
Le gambe hanno girato bene, nessun problema, siamo arrivati a Nerviano alle 17, poco più di 18 ore per 400km con 3500m D+, non male come ritmo per un 600.
Tento di mangiare qualcosa per integrare energie per l'ultimo anello da 200km in pianura verso Pavia, Tortona, Alessandria, la parte più noiosa della manifestazione.
Non c'è verso, non riesco a mangiare nulla e non mi sento benissimo... dormo un quarto d'ora ma decido che è meglio fermarsi qui, non mi sarei divertito e non voglio rischiare malanni.
Comunque tutto bene, grazie a Pirola Vittorio, Massimo Sartori e ai soliti randagi Carlo, Pietro Ghidelli e Maurizio.
Prima della 999 farò la 200km della Randomarca con l'ascesa al Monte Grappa, poi tirerò il fiato qualche giorno. Un abbraccio a tutti!

martedì 23 maggio 2017

Blockhaus

Blockhaus: erano tre anni che l'avevo nel mirino ma ogni volta ero costretto a rimandare.
Ieri è stato il grande giorno: partenza alle 3 visita da un cliente a Pescara alle 9 e alle 13 tolgo la randagia dal baule e parto dal mare verso la Maiella.
Due spaghi aglio e olio mi mettono d'umore giusto!
I primi 35 km sono molto trafficati ma, passato Pretoro, ci sono solo io. Mi aspettano 25 km di salita e 1700 m da scalare non vedo l'ora.
Nella stupenda faggeta alle pendici della Maiella, la temperatura scende a 13 gradi, oltre venti in meno rispetto a quella che percepivo prima, al sole, ma per la salita va bene così. Sale costante al 7-8%, strada larga, senza i tornanti che siamo abituati ad avere dalla ns. parti ma anche senza tutti quei motociclisti che ti rovinano la poesia: qui il silenzio è totale, fa veramente impressione!
Passo Lanciano, ancora più su... passa un fuoristrada di tecnici che poi trovo in cima alle antenne... Hotel Mamma Rosa: qui è arrivato il Giro la scorsa settimana, ma io voglio andare più su.... le antenne e il rifugio Pomilio... trovo una coppia di escursionisti, loro sono stupiti di vedermi, io no.
Mancano due chilometri alle vetta, la strada, dedicata al grande Indro Montanelli, è a tratti inghiottita dalla neve, passo di lato, bici in spalla, fino alla santella.
Gli ultimi metri sono fatali e buco, che sia un segnale? Sei arrivato, non andare oltre.... anche perchè la strada finisce veramente qui a quota 2.050 m, oltre ci vai a piedi.
Fa freddo e il vento taglia la faccia ma ho portato quello che serve per la discesa.
Una giornata bellissima, intensa, vissuta... ma non ancora finita: devo spicciarmi, tra tre ore ho una cena con un amico a Pescara e quindi via per un picchiatone chilometrico verso il mare!