domenica 15 maggio 2011
Sanremo Mini Solo 2011
E' fatta anche questa! La mia prima "Solo" non si scorderà facilmente: sembravo uno scolaretto il primo giorno di scuola, nervoso, teso ma conscio di avere preparato bene sia la barca che il meteo. Discreta la partenza in barca giuria, dopo il disimpegno l'angolo non è buono per il frullo o il genneker, anche perchè le previsioni danno una rotazione del vento in faccia. In quelle condizioni di vento sotto i 10 nodi, SpeedyG bolina bene sia di angolo che di velocità. Decido di star fuori perchè ritengo che sotto costa ci sia meno vento, la scelta è stata abbastanza giusta ma sarei dovuto andare molto più al largo. Durante un cambio vela scivolo e picchio malamente un ginocchio contro il winches: adesso capisco perchè tanti portano le ginocchiere. Faccio fatica a piegare la gamba ma si continua. La notte è stata tribolata: il pilota continuava a saltare e non teneva i 15 nodi di lasco, son dovuto rimanere al timone tutto il tempo e non ho tenuto fisicamente. Comunque al mattino, in vista di Porquerolles, siamo tutti in fila come un trenino, in 2-3 miglia. Ho un mal di testa da paura, sono stravolto, cerco di bere ma non ho fame. Resetto il pilota e ora sembra funzionare. Arrivo alla punta ovest per scapolare Porquerolles con 20 nodi di lasco. Metto il pilota per l'ammainata di spi e sul più bello la barca mi parte all'orza, pilota di nuovo ko. La rimetto in rotta ma il casino è stato fatto: gran caramellone con lo spi che mi prenderà un po' di tempo per sistemare il tutto. Si riparte di bolina per tornare a Sanremo: il vento è troppo e devo dare una mano alla randa: solitamente è una cosa semplice e veloce ma stavolta la ralinga non scende, riprovo più volte ma niente.... fino a quando mi accorgo che il tubetto non esce dal feeder ma rimane interno alla canala e quindi la randa non può scendere. Fermi tutti, senza pilota faccio fatica a tenere la barca al vento, ma con i cordini fissati agli strozzatori sulla barra del timone riesco a lavorare. Ci vuole una mezzoretta ma riesco a far uscire il tubetto e a ridurre la randa. Via anche il genoa a favore del solent. Nel frattempo sono raggiunto dal Pogo2 Keylog dell'amico Luca Sabiu e insieme boliniamo verso Sanremo: è stato bello veleggiare con lui, mi è servito per non pensare troppo al mio stato fisico penoso. Comunque quella bolinaccia con vento e onda dura in faccia non mi ha aiutato: nel tardo pomeriggio tiro su l'anima e mi convinco che devo assolutamente dormire. Confido a Luca al VHF che, se non dovessero accorciare il percorso a Sanremo, probabilmente non ce l'avrei fatta a farmi altre 60 miglia e completare il giro della Gallinara. Il vento e il mare si calmano. Il pilota non mi risponde più: vado sotto, sposto la zattera e il bidone survie e scopro il danno: si è staccato l'attuatore dagli agganci. Rimedio uno spinotto di riserva e rimonto tutto. Ora funge: decido per una rotta al largo, lontano dai miei avversari e dai pericoli della costa, accendo il pilota e l'AIS e vado a dormire. Mi risveglio 5 ore dopo: va molto meglio, il mal di testa è passato e mi torna la voglia di regatare, guardo fuori e vedo che Luca è poco lontano. Dalla vacation sento che 1-4 miglia davanti a noi ci sono dieci barche. L'arrivo a Sanremo è stato difficile: stacco di poco Keylog, recupero su altre barche ma non riesco a riprendere nessuno davanti. Il vento cala sempre più e impiego due ore per fare le ultime due miglia. Il gruppetto "dei forti" lo vedo appena davanti a me, ma con il vento inesistente i discacchi al traguardo si amplificano. Termino decimo dei serie e quindicesimo assoluto: sono contento, è il risultato che obiettivamente avevo alla mia portata. Sono sorpreso del fatto che regatare in singolo è molto, ma molto più duro (sotto ogni punto di vista) rispetto al doppio. La mia preparazione fisica e psicologica è scadente, nonostante gli allenamenti che faccio e questo mi fa riflettere. Ora qualche giorno di riposo e poi porto SpeedyG a Loano, dove probabilmente rimarrà fino alla prossima stagione.
sabato 23 aprile 2011
GPI 2011
Con Pietro Parrocchetti ho affrontato la mia prova di classe B (>500 mn), il Gran Premio d'Italia, da Genova (YCI) a Capraia fino alla Caletta (Siniscola) per poi risalire a Giannutri e tornare Genova passando dal canale di Piombino.
Stavolta non sono riuscito a partire bene: abbiamo rotto l'attacco del vang pochi minuti prima della partenza e questo mi ha scombussolato il timing e ho trovato la porta chiusa sul lato buono della linea. Una volta passato il disimpegno, inizia l'impoppata verso Capraia: stiamo sulla rotta diretta visto che l'angolo è buono. Questo è stato l'errore che ha poi condizionato tutta la regata: la mia fonte meteo non aveva previsto l'entrata del vento da est, così tutti quelli che sono stati più bassi di noi hanno passato Capraia al traverso, mentre noi abbiamo dovuto bolinare per ore. Il mattino dopo, al check radio, abbiamo appreso di aver perso 35-40 mn dal gruppetto buono e ci siamo un po' depressi... ma è durato poco: ok ora inizia la ns. regata, mi son detto, e abbiamo iniziato il recupero. Abbiamo toccato i 15,4 nodi di velocità massima e a Giannutri abbiamo recuperato altre tre barche. Il canale di Piombino ci ha fatto penare un po' ma poi ci siamo tenuti a terra da La Spezia a Genova e questo ha pagato. Alla fine siamo arrivati 13esimi nei serie e 19esimi in assoluta, tutto sommato è buono, ma quelle miglia perse per un errore di routage non mi vanno giù! Comunque sono convinto che man mano che crescerà la mia esperienza e l'affiatamento con SpeedyG, le cose non potranno che migliorare. Fra tre settimane avrò la Sanremo Solo, il vero banco di prova della stagione. Un ringraziamento particolare a Pietro: è stato un compagno perfetto, educato e preciso. Gli invidio il fatto che riesce a dormire in barca a comando...!
lunedì 28 marzo 2011
Arcipelago 6.50 - 2011
Partiti! .... ma è quasi una falsa partenza: due terzi della flotta non riesce a terminare nel tempo massimo a causa dei un buco di vento in Capraia, nela notte del 25 e a nord dell'Elba la mattina del 26. Tante, troppe, ore passate a ciondolare sull'acqua e quando finalmente entra lo scirocco, è troppo tardi. Anche SpeedyG è tra i DNF ma il venerdì abbiamo dato filo da torcere a diverse barche e siamo arrivati in Capraia nel primo terzo dei partecipanti. Ottima la partenza: un "buono" in boa troppo evidente per non essere sfruttato, Daniel mi supporta egregiamente e schizziamo fuori dalla linea secondi solo a Sabbatini/Miceli. In layline preferisco non forzare, non conosco ancora bene gli angoli dello Zero e preferisco andare lungo una ventina di metri, per sicurezza, prima di virare. Così facendo devo poi lasciare acqua in boa a Iacopini e Gesi, che si erano infilati sottovento, comunque gran partenza. Alla boa diamo spi e veleggiamo veloci verso Capraia. E' una bella lotta con nomi rinomati della scena Mini, e questo mi rassicura sulle potenzialità della barca e del suo equipaggio. Poi in Capraia il sogno si rompe: se qualcuno è riuscito a scappare da quel buco senz'aria non penso che sia solo fortuna, anche perchè quei "fortunati" erano i favoriti della regata e questo significa che il manico serve anche e soprattutto quando il campo di regata diventa difficile. Buona esperienza per il futuro...cioè per il GPI dal 16 aprile. Il prossimo weekend trasferisco la barca a Genova: Daniel non potrà seguirmi in quest'avventura perchè s'imbarca in Grecia. Sto vagliando altre opzioni e vediamo cosa fare.
mercoledì 16 marzo 2011
Ci siamo!
Ho giocato con SpeedyG per tutta la stagione 2010, ma ora è arrivato il momento di fare sul serio. Quest'inverno ho sistemato i timoni, montato l'AIS e sbrigato un milione di lavoretti. Le dotazioni dovrebbero essere a posto...
Da fine febbraio SpeedyG è a Talamone, ho già fatto tre uscite, con Andrea la prima e con Daniel, il mio coskipper, le altre. La barca sembra a posto.
Non vedo l'ora di concentrarmi sulla regata.
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