venerdì 8 settembre 2017

999 Miglia 2017

E' stata una pagina emozionante della mia vita: quello che ho visuto in queste 134 ore, che mi hanno portato da Roma al Sud per poi risalire alla Città Eterna, non sono raccontabili in poche righe ma sono scolpite per sempre nel mio cuore.
Leggo i commenti dei miei compagni di viaggio, nella pagina 999 miglia 2017, e ci trovo lo stesso entusiasmo, le stesse emozioni.
Quest'avventura l'ho fatta in compagnia: ha sicuramente limitato la mia libertà ma mi ha donato tanto in termini di rapporti umani.
I compagni di squadra Pirola Vittorio, Gigi Magri, gli amici Michele Pellegrino, Oliviero Cattaneo hanno condiviso con me il cammino e le sue difficoltà.
La partenza dal Circo Massimo è stata imperssionante: Roma non ha eguali al mondo! Poi via verso sud, i Colli, Anagni e la discesa al mare a Sperlonga, Gaeta, Formia.... sicuramente la giornata meno bella del giro: ho patito i 43 gradi al sole e ho fatto oltre 150 km con i crampi.
A Formia un pazzo cerca di travolgermi in auto e poi m'invita a un "confronto civile" agitando un "corpo contundente": il traffico pazzesco della zona mi ha consentito di evitare complicazioni.
Quanta sporcizia lungo le strade e quanta maleducazione in questa zona....
Di notte passiamo Caserta, sfioramo Napoli per poi affrontare la costiera amalfitana col nuovo giorno.
E' l'angolo più bello d'Italia ma, siccome siamo dei coglioni, facciamo di tutto per rovinarlo! Un traffico impossibile, anche in bici si fa fatica a passare..... no, mi spiace, di giorno non ci passo più!
A Paestum lasciamo il mare per arrampicarci sull'Appennino verso Atena Lucana, Potenza e Tricarico, finalmente le montagne, tappe dure, caldissime ma tranquille, nel nulla della nostra splendida penisola.
Cosa dire di Matera? Spero solo che riescano a recuperare, senza rovinarlo, il tesoro che i loro vecchi gli hanno lasciato!
Di notte arriviamo a Martina Franca, il punto più a sud del viaggio, e Alberobello: è la Puglia, la mia regione preferita! Gente simpaticissima, gentile, accogliente, una regione operosa con campi coltivati, tanta energia verde: parchi eolici e pannelli solari, un cuore che pulsa voglia di vivere nonostante tutto....
Polignano a Mare, Conversano, Altamura, Castel del Monte: tutto semplicemente meraviglioso!
Melfi: il check point più accogliente del viaggio! Bravi, organizzati, appassionati: ci siamo sentiti coccolati..... stupendo!
Ora le montagne fino a Morcone sono 154 km e 2215 D+ e poi la stupenda salita fino a Letino, solo 54 km ma ogni metro guadagnato in quelle montagne ventose era come un gradino verso il paradiso!
Poi ancora su, verso il Parco d'Abruzzo, Pescasseroli, un paradiso....
Qui vorrei ricordare uno degli incidenti che ha coinvolto la carovana: si tratta di Salvatore che ci aveva accompagnato per i primi 300 km. In discesa è stato travolto da un cinghiale ed è caduto rovinosamente: il compagno Nico Aurisicchio lo ha soccorso e ora è in ospedale. Forza Salvatore! Se qualcuno mi mandasse in privato il suo numero di cellulare, ne sarei grato.
Le ultime due tappe sono state facili e l'adrenalina di chiudere il giro a Roma, ci ha fatto alzare la media.
Conclusioni:
1.615 km con 20.000 metri D+ in 134 ore, ero preparato bene ed è andato tutto secondo i programmi.
Se fossi stato da solo avrei dormito qualche ora in più, evitando i microsonni che, secondo la mia esperienza, non servono a molto.
E' un giro da rifare con più calma, con tappe da massimo 150 km/giorno, prendendosi più tempo per ammirare l'Italia più bella.
Il team di Luca Bonechi e Valter Ballarini è stato fantastico: non ho mai fatto una rando organizzata così bene!
Ci sono delle cose da rivedere, come alcune strade troppo trafficate e pericolose, un paio di check point gestiti in modo approssimativo e con poca passione.... ma sono cose normali di ogni prima edizione.
Bravi tutti e grazie ai compagni di viaggio che mi hanno sopportato e supportato nel bisogno.
Ora riposo qualche giorno e poi mi preparo per la London Edinburgh London di fine luglio.















Valcamonica Extreme 17 luglio 2017

Fatta! Io e il fido Vittorio, abbiamo anticipato di una settimana l'evento ufficiale in modo da avere più tempo di recupero prima della LEL di fine mese.
Reduce da una bella festa "alcolica", riesco a scrostarmi dal letto ieri alle 5 e parto per l'alto Sebino con Vitt per incrociare, a Sovere, il percorso della Valcamonica Extreme.
Col fresco si pedala bene e il Passo della Presolana e il Vivione si fanno facile e di buona lena.
Scendendo dalla Valcamonica, a Breno s'imbocca il Crocedomini: salita lunga e severa, la prima metà vola via ma la seconda è dura! Al rifugio trovo Vitt che ha già avuto tempo di farmi trovare un panino e una coca.... che servizio!
Discesa a Bagolino e poi di nuovo su verso il passo Maniva: non me lo ricordavo così duro nel tratto centrale... o forse perchè sono già un pochino stanco ;) ....
Giù in val Trompia e poi di nuovo su verso il Colle di S.Zeno, ultima salita per chiudere il giro. La discesona verso i lago d'Iseo, all'imbrunire, è il premio di questa splendida giornata!
Sono felice di non aver avuto i crampi e della sempre splendida compagnia di Vitt, che avrò come compagno di viaggio, a fine mese, alla London Edinburgh London.
Quindi abbiamo festeggiato la domenica sciroppandoci 205 km (più 60 di trasferimento) e 5.903 m D+, direi che ci siamo guadagnati la pagnotta!








giovedì 17 agosto 2017

LEL - London Edinburgh London 2017






Sono arrivato ora a casa da Londra, un viaggio infinito in auto, e pensare che nei quattro giorni prima, in bici, abbiamo fatto 150 km in più!
E' stata un'esperienza che ha lasciato il segno, in tutti i sensi.
Immaginando un certo tipo di orografia, l'avevo banalizzata e invece si dimostrata una delle ultrarandonnèe più dificili che abbia mai fatto!
Quattro amici divisi in due coppie, per affinità atletiche: Pietro Ghidelli con Maurizio Dell'Olio e io con il solito motorino Pirola Vittorio. Pronti e via di buona lena e capiamo subito che di pianura ne vedremo poca: un continuo saliscendi, spesso a doppia cifra %. Bella la campagna inglese e i suoi villaggi, forse un po' troppo simili l'un l'altro ma curati, con bei giardini e strade pulite. Lo Yorkshire mi ha impressionato per l'imponenza delle dimore e dei giardini, i due chilometri dell'Humber Bridge fatti in bici, una volta di notte con la luna e al ritorno di giorno, te li ricordi per sempre..... ma il top è la Scozia: non c'è nulla, solo collinone (il nostro GPM era meno di 600 metri!) piene di pecore in libertà, ma un silenzio a cui non ero abituato! L'arrivo di notte su Edimburgo vista dall'alto, spettacolare...
Ma cosa mi ricorderò per sempre? I volontari dei check points! Sono stati semplicemente favolosi: gentili, disponbili, e ne voglio ringraziare uno che li rappresenta tutti, Martin Brice, sempre sorridente con il consiglio giusto per tutti.
L'organizzazione è stata impressionante: tutti i 1500 partecipanti sono stati supportati come forse nessuno avrebbe immaginato!
Quindi tutto perfetto? No: se i numeri anticipati dall'organizzatore saranno confermati, il 34% dei partenti non è arrivata a Londra, contro la media del 25% delle ultrarandonnèe simili, questo vuol dire che il percorso è stato duro (nel tratto prima di Spalding si sono sentite imprecazioni multilingue nella notte....), abbiamo avuto tanto vento contrario anche se la pioggia non ha infierito troppo. Ma se un terzo non arriva vuol dire che probabilmente avevo ragione quando, mesi fa, sulla pagina FB della manifestazione, scrivevo che mi sembrava strano portare tutta questa gente in giro per la Britannia senza pretendere delle prove qualificative che comprovassero l'attitudine psico-atletica dei partecipanti (come fanno per la Parigi Brest Parigi). Mi hanno aggredito e ho preferito non continuare il post per evitare di surriscaldare gli animi.
Peccato però per tanta gente che è arrivata da tutto il mondo e non è riuscita a festeggiare come me e Vittorio a Londra.
Abbiamo concluso i 1.453 km in 98 ore e mezza e ne siamo fieri! Un abbraccio a Gabi Winck, Paolo Bronzetti, Mario Gabrieli, Quadri Aris, (sfigato questa volta, ma sempre il più performante di tutti!), a tutti gli italiani che abbiamo incontrato e al simpatico Werner Ettenhofer.
Un ringraziamento particolare a Vittorio che mi è sempre stato vicino e che , stavolta, ha dimostrato di essere umano anche lui.....

....e anche 857 Lorenzihub se n'è andato...

E' il terzo Mini 650 che ho posseduto, stavolta in condominio con Andrea. La sua storia con noi è durata un anno, durante il quale lo abbiamo usato poco e amato ancor meno.
Non è dipeso dalla barca ma dalla situazione contingente: poco tempo, altri pensieri per la testa, altre priorità....
Ora se n'è andato in Francia dove un ragazzo sta cullando il suo sogno di Mini Transat 2019.
Buon vento a lui e a noi per le nostre prossime avventure.

lunedì 5 giugno 2017

Regata 151 miglia




Era tempo di rimettere piede sul nostro 857 Lorenzihub, il Mini 650 che condivido con Andrea Lorenzi.
Quest'anno siamo ammessi alla 151 miglia, una regata d'altura molto prestigiosa, che parte da Livorno e arriva a Punta Ala dopo aver passato lo scoglio della Giraglia, l'Elba e le Formiche di Grosseto.
200 equipaggi da tutto il mondo (ho visto dei maxi con bandiera USA...) e grande festa in banchina, sia a Livorno che poi all'arrivo a Punta Ala.
Tempo bello e scirocchetto che ci costringe a bolinare per tutta la regata ma, fortunatamente, sempre in rotta diretta senza bordeggiare.
Il nostro allenamento è pari a zero e la testa è più da cicloturista che da regatante incazzoso.... ma la partenza è bella, passiamo la boa di disimpegno in buona posizione e proseguiamo di notte verso la Giraglia (punta della Corsica).
All'alba ci siamo: bellissima atmosfera, adoro l'alba in barca!
Il nostro passo non è buono: non abbiamo la solita velocità ma siamo poco motivati e andiamo avanti così.
Scapoliamo l'Elba davanti a Fetovaia e si prosegue verso le Formiche: ci arriviamo di sera, cala il vento..... sono i momenti in cui odio stare in barca. Ne approfitto per controllare da dove arriva la ns. bassa velocità e la vibrazione che si sente in tutta a barca. Trovo una lunga striscia di plastica trasparente attaccata sotto lo scafo: ci... arrabbiamo... ma la prendiamo con filosofia, non abbiamo più la cattiveria che ci vuole per regatare nelle posizioni che contano.
Arriviamo a Punta Ala all'alba di sabato. Sistemiamo la barca, colazione veloce e ripartiamo verso nord per riportare Lorenzihub a Marina di Pisa, 60 miglia, senza vento, motore fino a Piombino e poi di bolina, ma in rotta diretta, fino a Marina. Arriviamo alle 23 affamati come lupi: ristoranti chiusi ma troviamo una focaccina in un bar. Sistemiamo la barca e ritorniamo a baita: arrivo a casa alle 5 di mattina, stressante ma almeno passo la domenica con la mia famiglia! Ora mi preparo per la 200km in bici di domenica prossima: finalmente vado a scalare il Monte Grappa, sono anni che desidero farlo!
Complimenti a Davide Lusso che ha vinto la prova nella nostra categoria e un ringraziamento all'Amico Andrea Lorenzi che mi sopporta da anni in "spazi ristretti".

venerdì 26 maggio 2017

Morelli Day


Doveva essere l'ultima 'lunga' prima della 999 miglia di fine giugno, 3 giri da 200 km con partenza da Nerviano, la capitale italiana dei randonneur.
Come già fatto altre volte quest'anno, parto con Pirola Vittorio, alias la locomotiva umana, della serie lo metti lì tirare e gli devi dire, dopo qualche centinaio di km, che è finita, altrimenti se ne accorge quando ha fatto il giro del pianeta!
Partenza alle 23 di venerdì, col fresco, tutto ok il primo giro in Brianza, Erba, Bellagio, Como, Varese, in ottima compagnia con Vittorio e Massimo, alle 8 siamo di ritorno a Nerviano e partiamo subito per i secondi 200km verso Oleggio, Borgosesia, Oasi E.Zegna, Cossatto.
Questo giro è stato hard, non per il dislivello ma per il caldo che abbiamo patito! Ogni fontanella era nostra, non ho visitato tanti bar in vita mia....
Le gambe hanno girato bene, nessun problema, siamo arrivati a Nerviano alle 17, poco più di 18 ore per 400km con 3500m D+, non male come ritmo per un 600.
Tento di mangiare qualcosa per integrare energie per l'ultimo anello da 200km in pianura verso Pavia, Tortona, Alessandria, la parte più noiosa della manifestazione.
Non c'è verso, non riesco a mangiare nulla e non mi sento benissimo... dormo un quarto d'ora ma decido che è meglio fermarsi qui, non mi sarei divertito e non voglio rischiare malanni.
Comunque tutto bene, grazie a Pirola Vittorio, Massimo Sartori e ai soliti randagi Carlo, Pietro Ghidelli e Maurizio.
Prima della 999 farò la 200km della Randomarca con l'ascesa al Monte Grappa, poi tirerò il fiato qualche giorno. Un abbraccio a tutti!

martedì 23 maggio 2017

Blockhaus

Blockhaus: erano tre anni che l'avevo nel mirino ma ogni volta ero costretto a rimandare.
Ieri è stato il grande giorno: partenza alle 3 visita da un cliente a Pescara alle 9 e alle 13 tolgo la randagia dal baule e parto dal mare verso la Maiella.
Due spaghi aglio e olio mi mettono d'umore giusto!
I primi 35 km sono molto trafficati ma, passato Pretoro, ci sono solo io. Mi aspettano 25 km di salita e 1700 m da scalare non vedo l'ora.
Nella stupenda faggeta alle pendici della Maiella, la temperatura scende a 13 gradi, oltre venti in meno rispetto a quella che percepivo prima, al sole, ma per la salita va bene così. Sale costante al 7-8%, strada larga, senza i tornanti che siamo abituati ad avere dalla ns. parti ma anche senza tutti quei motociclisti che ti rovinano la poesia: qui il silenzio è totale, fa veramente impressione!
Passo Lanciano, ancora più su... passa un fuoristrada di tecnici che poi trovo in cima alle antenne... Hotel Mamma Rosa: qui è arrivato il Giro la scorsa settimana, ma io voglio andare più su.... le antenne e il rifugio Pomilio... trovo una coppia di escursionisti, loro sono stupiti di vedermi, io no.
Mancano due chilometri alle vetta, la strada, dedicata al grande Indro Montanelli, è a tratti inghiottita dalla neve, passo di lato, bici in spalla, fino alla santella.
Gli ultimi metri sono fatali e buco, che sia un segnale? Sei arrivato, non andare oltre.... anche perchè la strada finisce veramente qui a quota 2.050 m, oltre ci vai a piedi.
Fa freddo e il vento taglia la faccia ma ho portato quello che serve per la discesa.
Una giornata bellissima, intensa, vissuta... ma non ancora finita: devo spicciarmi, tra tre ore ho una cena con un amico a Pescara e quindi via per un picchiatone chilometrico verso il mare!