venerdì 21 agosto 2015

La mia PBP

L'ho finita da due giorni e da ieri sera sono di nuovo a casa. Ho avuto modo di ripensarci a lungo durante il viaggio di ritorno, da solo in auto. In effetti avrei dovuto godermela di più, invece mi sono lasciato prendere dall'ansia di non riuscire a finire nelle 90 ore e quindi ho picchiato sui pedali come un fabbro col risultato di andare si molto veloce ma anche di uccidermi i tendini e di non gustarmi, fino in fondo, quello che stavo incontrando per strada.
Questo è il tesoro della PBP: i bei paesaggi ondulati (anche troppo...) e specialmente la sua gente. Ma come fanno i francesi ad emozionarsi a veder passare 6000 persone di 85 paesi, carichi come somari, che vogliono sciropparsi 1200 km? La domanda vera è come mai non ci emozioniamo noi italiani per una cosa del genere? Noi sappiamo solo esaltarci al passaggio del Giro, come allo stadio, i francesi pure ma riconoscono nella purezza delle randonnée la vera essenza del ciclismo e quindi giovani, bimbi, anziani, giorno e notte, sono in strada ad incoraggiarti con i loro "alé alé, bon courage, bravò...".
Mi vengono in mente le notturne di qualifica qui da noi: le auto che strombazzano appena ti vedono e i giovani che s'affacciano dai finestrini urlandoti di tutto, ma veramente di tutto!....
A Brest è stato emozionante fermarsi sul ponte e fotografarlo: ad aspettare i randonneur c'erano anche dei tifosi che ci hanno fermato per mezz'ora per un caffè con biscotti, ed ho scoperto che uno di loro ha un parente nel paese acanto al mio.... succede sempre così!
A Brest mi aspettano nell'ordine: una doccia spaziale, una mangiata con i fiocchi e una dormita di 5 ore!
Il ritorno da Brest è stato chiaramente più duro: muscolarmente stavo benissimo, ma il dolore ai tendini era sempre più forte e incominciavo anche ad avere una certa insensibilità alle mani a causa delle vibrazioni. Ripiglio Diego che ha voluto dormire tre ore meno di me a Brest e ora sta pagando con gli interessi questa scelta. Insieme maciniamo chilometri fino alla terza notte. A Fougeres decide di dormire 10 minuti, lo aspetto, lo chiamo dopo 10 minuti ma lui crolla sfinito. Avanzo prima da solo e poi con Philippe, uno dei pochi francesi che parlava bene inglese. Abbiamo un bel passo ma ogni volta che c'è del caffè caldo lungo la strada, ne approfittiamo. Verso le 3 troviamo una famigliola al completo, dal bisnonno al neonato, che ci ha offerto le crèpes con la marmellata!
Passa l'ultima notte e le rampe dure nei boschi di Mortagne: se incontro quello che mi ha detto che la PBP è piatta, con solo qualche su e giù......
Al controllo di Mortagne mi faccio una scorpacciata di bocconcini di carne col riso: buono, mi aiuta a ricaricare almeno la testa.
Muscoli sempre ok, tendini non pervenuti...
Dreux: è l'ultimo controllo, ora mancano 64 km, relativamente piani, ma non riesco più a pedalare. Le fitte ai tendini sono così forti che ho le lacrime agli occhi. Procedo a 15 all'ora, un supplizio, ad un certo punto sento una mano sulla schiena che mi spinge a 20, 25 all'ora: è un collega milanese che sfoggia anche lui orgoglioso, come me, la maglia della Nazionale. "Forza, attaccati al treno della Dorina Vaccaroni" alzo la testa e vedo la Dorina che ha fatto urlare di gioia milioni di italiani alle Olimpiadi...... devo riuscirci e ce la faccio!
Insieme arriviamo a Parigi e, rallentando gli ultimi chilometri,  mi godo da solo la passerella finale, gli applausi degli spettatori, degli amici e di chi è arrivato prima di te.
Mi chiedo se la rifarò nel 2019.... non so, ora non lo so veramente, la mia testa sta già pensando alla 1001 miglia del prossimo anno... quella si che è una pazzia!
Ringrazio tutti i miei compagni di squadra del Team Testa e il Presidente Cecilio: loro e le compagne presenti a Parigi, mi hanno sostenuto e aiutato nel bisogno.
Grazie a Maurizio: un problema famigliare non gli ha consentito di essere nel gruppo ma i suoi consigli mi sono stati molto utili!
Un ringraziamento particolare va alla mia Signora che ha avuto, ancora una volta, la pazienza di lasciarmi fare le pazzie che ho in testa.... grazie amore!
Un abbraccio


giovedì 20 agosto 2015

Parigi!

La mia prima PBP è  finita ieri poco prima delle 14: ho fatto i 1.230‎ km del percorso in 67 ore e 41 minuti, ca. 15 ore in meno del tempo che mi ero prefissato. È incredibile, non ho spinto a tutta e il problema che ho avuto ai tendini da metà in avanti, mi ha fatto veramente penare. La mossa furba è stata quella di fermarsi 7 ore a Brest: ho ricaricato le batterie e mi sono goduto la seconda metà senza crisi di sonno. 
Nei prossimi giorni scriverò un post finale con le foto che non sono riuscito ad allegare in roaming.
Grazie a chi mi ha seguito, è ‎stato d'aiuto!
Un abbraccio


 

martedì 18 agosto 2015

Sono a Brest

Mi spiace ma non riesco ad allegare foto, lo farò da casa. Sono arrivato a Brest stasera alle 22 dopo 28 ore di viaggio e 614 km: molto veloce, forse troppo.
La sopresa sono stati  5000 metri di dislivello superato, un continuo sali-scendi fino alla nausea ma i posti sono bellissimi! Centinaia di persone lungo la strada a farci i complimenti, a tutte le ore, incredibile! Ora‎ dormo quattro ore e riparto.
A presto, ciao




sabato 15 agosto 2015

‎Questa è la vista dell'interno del velodromo alle 10 stamattina, alle 16 c'era il doppio della gente: smaltire 6000 persone non è cosa facile ma i francesi ci sono riusciti! Domani mattina foto ufficiale della nazionale italiana e consegna degli zainetti per il bag drop, li ritroveremo al km 400 e 800. Verso le 13 ci rifaremo un bel piattone di pasta, doppiando quello di stasera, in modo da partire con una bella scorta di carboidrati.

-1 al via!


 

 
 
Stamattina ho sbrigato le formalità burocratiche e tecniche: la macchina organizzativa è veramente impressionante! Centinaia di volontari t'indirizzano al posto giusto, controllano la bici, ti mandano alla fila successiva e così via.... Il velodromo è  già abbastanza pieno ma le file sono sempre accettabili. È un invasione di orientali, tante ragazze sempre sorridenti e con la macchina fotografica pronta. Non immaginavo d'incontrare così tanti randonneur da oltre oceano: gli americani con le magliette vintage dei loro clubs, gli australiani con bici superaccessoriate, i sudamericani sgangherati peones ma i più simpatici...
Spero che il tempo migliori, ha piovuto tutta notte e fa freddo (15 gradi) penso che dovrò rivedere  l'abbigliamento ‎da portare. 
'Bon courage' mi ha detto una gentile signora dell'organizzazione: ne avrò bisogno e lo condivido con tutti.
A domani, un abbraccio!




lunedì 10 agosto 2015

Si parte per Parigi!

Ci siamo! Venerdì vado a Parigi per la PBP: in oltre quarant'anni di attività sportiva, ho fatto centinaia di gare in molte discipline ‎ma raramente mi sono sentito così 'agitato' come ora.
Mi sento un pivello alla prima sfida è, se penso a quello che mi aspetta, mi dico 'ma chi te lo fa fare?'... bella domanda, ma penso che settimana prossima saprò rispondere!

Sent by HU BlackBerry 10.
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