giovedì 31 dicembre 2015

Oggi finisce la stagione 2015.....

... e sto già pensando alla prossima!
A essere sincero, fisicamente non ho ancora recuperato la PBP: mi manca ancora sensibilità alle estremità delle dita della mano sinistra e i tendini d'Achille mi danno fastidio quando pedalo oltre le 3-4 ore.
Quest'ultimo problema mi preoccupa, spero di risolverlo a breve!
Questo è il programma delle manifestazioni a cui vorrei partecipare:
-28 feb. Randonnée di 200 km Girolago, organizzata dal mio team (Team Testa)
-6 mar. Randonnée di 200 km Terre di Siena, strade bianche. La Toscana m'intriga....
-9 apr. Regata Mini 650 di 500 miglia, Gran Premio d'Italia, la regina delle regate Mini nel Mediterraneo. Non avendo la barca, ho chiesto ospitalità al mio amico Stefano Paltrinieri, spero che si riesca a combinare!|
-28 mag. Randonnée di 600 km Coast to Coast, la classica Roma-Chieti-Roma organizzata da Tony Lonero, il giusto aperitivo per la 1001 miglia.
-Nelle due settimane centrali di giugno, vorrei fare, insieme con Gigi, il brevetto permanente del Tour de l'Ortles, 250 km con 5000 metri di dislivello che parte e arriva a Merano valicando lo Stelvio, il Gavia, il Tonale e il Padale: una prova molto dura da terminare entro 16 ore.
-10 lug. Randonnée di 200 km Randonotte: una "trovata" del mio presidente Cecilio per farci passare una notte d'estate a pedalare nella nostra bellissima zona.
-23 lug. Starò per due settimane nel Gargano: preparerò la 1001 miglia girando in mtb (ca. 500 km) nella foresta Umbra e divertendomi col windsurf.
-16 ago. Randonnée 1001 miglia, 1600 km da Milano a Milano scendendo fino al lago di Bolsena e attraversando la meravigliosa Toscana. Sarà durissima, lo so, ma ci tengo molto....
www.1001migliaitalia.it

venerdì 21 agosto 2015

La mia PBP

L'ho finita da due giorni e da ieri sera sono di nuovo a casa. Ho avuto modo di ripensarci a lungo durante il viaggio di ritorno, da solo in auto. In effetti avrei dovuto godermela di più, invece mi sono lasciato prendere dall'ansia di non riuscire a finire nelle 90 ore e quindi ho picchiato sui pedali come un fabbro col risultato di andare si molto veloce ma anche di uccidermi i tendini e di non gustarmi, fino in fondo, quello che stavo incontrando per strada.
Questo è il tesoro della PBP: i bei paesaggi ondulati (anche troppo...) e specialmente la sua gente. Ma come fanno i francesi ad emozionarsi a veder passare 6000 persone di 85 paesi, carichi come somari, che vogliono sciropparsi 1200 km? La domanda vera è come mai non ci emozioniamo noi italiani per una cosa del genere? Noi sappiamo solo esaltarci al passaggio del Giro, come allo stadio, i francesi pure ma riconoscono nella purezza delle randonnée la vera essenza del ciclismo e quindi giovani, bimbi, anziani, giorno e notte, sono in strada ad incoraggiarti con i loro "alé alé, bon courage, bravò...".
Mi vengono in mente le notturne di qualifica qui da noi: le auto che strombazzano appena ti vedono e i giovani che s'affacciano dai finestrini urlandoti di tutto, ma veramente di tutto!....
A Brest è stato emozionante fermarsi sul ponte e fotografarlo: ad aspettare i randonneur c'erano anche dei tifosi che ci hanno fermato per mezz'ora per un caffè con biscotti, ed ho scoperto che uno di loro ha un parente nel paese acanto al mio.... succede sempre così!
A Brest mi aspettano nell'ordine: una doccia spaziale, una mangiata con i fiocchi e una dormita di 5 ore!
Il ritorno da Brest è stato chiaramente più duro: muscolarmente stavo benissimo, ma il dolore ai tendini era sempre più forte e incominciavo anche ad avere una certa insensibilità alle mani a causa delle vibrazioni. Ripiglio Diego che ha voluto dormire tre ore meno di me a Brest e ora sta pagando con gli interessi questa scelta. Insieme maciniamo chilometri fino alla terza notte. A Fougeres decide di dormire 10 minuti, lo aspetto, lo chiamo dopo 10 minuti ma lui crolla sfinito. Avanzo prima da solo e poi con Philippe, uno dei pochi francesi che parlava bene inglese. Abbiamo un bel passo ma ogni volta che c'è del caffè caldo lungo la strada, ne approfittiamo. Verso le 3 troviamo una famigliola al completo, dal bisnonno al neonato, che ci ha offerto le crèpes con la marmellata!
Passa l'ultima notte e le rampe dure nei boschi di Mortagne: se incontro quello che mi ha detto che la PBP è piatta, con solo qualche su e giù......
Al controllo di Mortagne mi faccio una scorpacciata di bocconcini di carne col riso: buono, mi aiuta a ricaricare almeno la testa.
Muscoli sempre ok, tendini non pervenuti...
Dreux: è l'ultimo controllo, ora mancano 64 km, relativamente piani, ma non riesco più a pedalare. Le fitte ai tendini sono così forti che ho le lacrime agli occhi. Procedo a 15 all'ora, un supplizio, ad un certo punto sento una mano sulla schiena che mi spinge a 20, 25 all'ora: è un collega milanese che sfoggia anche lui orgoglioso, come me, la maglia della Nazionale. "Forza, attaccati al treno della Dorina Vaccaroni" alzo la testa e vedo la Dorina che ha fatto urlare di gioia milioni di italiani alle Olimpiadi...... devo riuscirci e ce la faccio!
Insieme arriviamo a Parigi e, rallentando gli ultimi chilometri,  mi godo da solo la passerella finale, gli applausi degli spettatori, degli amici e di chi è arrivato prima di te.
Mi chiedo se la rifarò nel 2019.... non so, ora non lo so veramente, la mia testa sta già pensando alla 1001 miglia del prossimo anno... quella si che è una pazzia!
Ringrazio tutti i miei compagni di squadra del Team Testa e il Presidente Cecilio: loro e le compagne presenti a Parigi, mi hanno sostenuto e aiutato nel bisogno.
Grazie a Maurizio: un problema famigliare non gli ha consentito di essere nel gruppo ma i suoi consigli mi sono stati molto utili!
Un ringraziamento particolare va alla mia Signora che ha avuto, ancora una volta, la pazienza di lasciarmi fare le pazzie che ho in testa.... grazie amore!
Un abbraccio


giovedì 20 agosto 2015

Parigi!

La mia prima PBP è  finita ieri poco prima delle 14: ho fatto i 1.230‎ km del percorso in 67 ore e 41 minuti, ca. 15 ore in meno del tempo che mi ero prefissato. È incredibile, non ho spinto a tutta e il problema che ho avuto ai tendini da metà in avanti, mi ha fatto veramente penare. La mossa furba è stata quella di fermarsi 7 ore a Brest: ho ricaricato le batterie e mi sono goduto la seconda metà senza crisi di sonno. 
Nei prossimi giorni scriverò un post finale con le foto che non sono riuscito ad allegare in roaming.
Grazie a chi mi ha seguito, è ‎stato d'aiuto!
Un abbraccio


 

martedì 18 agosto 2015

Sono a Brest

Mi spiace ma non riesco ad allegare foto, lo farò da casa. Sono arrivato a Brest stasera alle 22 dopo 28 ore di viaggio e 614 km: molto veloce, forse troppo.
La sopresa sono stati  5000 metri di dislivello superato, un continuo sali-scendi fino alla nausea ma i posti sono bellissimi! Centinaia di persone lungo la strada a farci i complimenti, a tutte le ore, incredibile! Ora‎ dormo quattro ore e riparto.
A presto, ciao




sabato 15 agosto 2015

‎Questa è la vista dell'interno del velodromo alle 10 stamattina, alle 16 c'era il doppio della gente: smaltire 6000 persone non è cosa facile ma i francesi ci sono riusciti! Domani mattina foto ufficiale della nazionale italiana e consegna degli zainetti per il bag drop, li ritroveremo al km 400 e 800. Verso le 13 ci rifaremo un bel piattone di pasta, doppiando quello di stasera, in modo da partire con una bella scorta di carboidrati.

-1 al via!


 

 
 
Stamattina ho sbrigato le formalità burocratiche e tecniche: la macchina organizzativa è veramente impressionante! Centinaia di volontari t'indirizzano al posto giusto, controllano la bici, ti mandano alla fila successiva e così via.... Il velodromo è  già abbastanza pieno ma le file sono sempre accettabili. È un invasione di orientali, tante ragazze sempre sorridenti e con la macchina fotografica pronta. Non immaginavo d'incontrare così tanti randonneur da oltre oceano: gli americani con le magliette vintage dei loro clubs, gli australiani con bici superaccessoriate, i sudamericani sgangherati peones ma i più simpatici...
Spero che il tempo migliori, ha piovuto tutta notte e fa freddo (15 gradi) penso che dovrò rivedere  l'abbigliamento ‎da portare. 
'Bon courage' mi ha detto una gentile signora dell'organizzazione: ne avrò bisogno e lo condivido con tutti.
A domani, un abbraccio!




lunedì 10 agosto 2015

Si parte per Parigi!

Ci siamo! Venerdì vado a Parigi per la PBP: in oltre quarant'anni di attività sportiva, ho fatto centinaia di gare in molte discipline ‎ma raramente mi sono sentito così 'agitato' come ora.
Mi sento un pivello alla prima sfida è, se penso a quello che mi aspetta, mi dico 'ma chi te lo fa fare?'... bella domanda, ma penso che settimana prossima saprò rispondere!

Sent by HU BlackBerry 10.
  Messaggio originale  

mercoledì 17 giugno 2015

400 km - Randogiro dell'Emilia

Ho voluto partecipare a questa rando sia per macinare‎ un po' di km che per pedalare sull'appennino tosco-emiliano, cosa che non avevo mai fatto. La prima parte in pianura tra Modena e Bologna e` stata un po' noiosa ma poi, quando abbiamo affrontato l'appennino verso la Futa, il paesaggio e` cambiato ed e` stato bellissimo! Il problema e` stata la temperatura: penso di aver bevuto almeno 10 litri di acqua ma non e` bastato ad evitare i crampi sulla Futa! Poi e` scesa la notte e tutto si e` sistemato: niente traffico, temperatura accettabile e compagnia al top. Prima con Maurizio, Carlo, Pietro, Stefano e Nando e la poi, la seconda parte, solo con Maurizio: ho fatto tutte le rando 2015 con loro e mi trovo bene, il giusto ritmo, le giuste sensazioni...
Il prossimo appuntamento sara' a Bologna a meta' luglio, per ritirare la maglia della Nazionale Randonneur, poi inizia il count down per la PBP.

Invio eseguito dallo smartphone BlackBerry 10.

martedì 2 giugno 2015

Sono iscritto alla PBP

L'iscrizione telematica é andata bene a parte il fatto che mi hanno invertito nome e cognome nella registrazione del brevetto 600 km e quindi il sistema non lo riconosce. Ho scritto e mi dicono di non preoccuparmi ma se non mi arriva il dossier entro due settimane, dovró darmi da fare per risolvere il problema. Nel frattempo sto sistemando la bici. Avanti cosí!

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Sent via Herrmann Ultrasuoni
BlackBerry Server

giovedì 21 maggio 2015

600 KM - Morelli Day

...e anche questa è fatta! Bella, bellissima e durissima: tanta pioggia la prima notte, su e giù nella Brianza, il lago di Como, Bellagio, l'alto varesotto... ma eravamo all'inizio e il passaggio, dopo 200 km, dal punto di partenza di Nerviano, ci ha permesso di cambiarci. Ho perso quasi subito i miei compagni di viaggio, Maurizio e Stefano hanno avuto problemi alle ginocchia e si sono ritirati. Il bello delle randonnée sta proprio qui: i compagni di viaggio continuano a cambiare, ti raggiungi, ti stacchi, ti ritrovi.... è come un autobus dove la gente continua a salire e scendere. Poi succede che trovi un treno che ti fare dal km 300 al km 400 i trenta all'ora di media sotto il sole
e ti fai prendere la mano... ma non mi ha fatto male. Le gambe giravano benissimo, ho imparato molto bene ad alimentarmi e bere nel momento giusto. Questo seicento è stato più che altro un banco di prova per la mia testa, e devo dire che sono soddisfatto. Se dovessi pensare di dover fare tutti quei chilometri senza pormi dei traguardi intermedi, non ce la farei mai, e invece pensi che tra x chilometri ti fermi al controllo, dopo altre tre ore ci facciamo una bella colazione... e così via, la testa regge e non ti ferma nessuno. Ho constatato che dopo 400 km bisogna fermarsi per una pennichella: un'oretta e poi ero pronto per ripartire quanto ho visto arrivare Cecilio, il mio presidente, con altri compagni di squadra. Pensavo fossero avanti e quindi sono rimasto sorpreso: si vogliono fermare due ore per dormire prima di finire gli ultimi 200 km. Mi fermo volentieri anch'io: due ore di sonno in più e l'idea di farmi gli ultimi chilometri in bella compagnia, mi allettano e faccio bene! Mi sento ricaricato e la seconda notte passa alla grande tra i campi allagati del Parco del Ticino.
Ora ho finito con successo le quattro prove di qualifica per la Paris-Brest-Paris. Dal 31 maggio mi posso iscrivere... o almeno ci provo. Al momento i due terzi dei posti disponibili sono già stati riservata dagli aventi diritto, cioè da tutti quelli che avevano un brevetto 2014... però sono ottimista, sono sicuro che ci andrò!

domenica 3 maggio 2015

400 km - C.Galletti

Si dice che non si è dei veri randonneur se non si sono fatti almeno 400 km e affrontato la notte... ora sono fiero di essere riuscito nell'impresa! Percorso Milano-Savona-Genova-Milano. Partenza alle 19 e primi cento sotto l'acqua. Prima del ponte sul Po abbiamo fatto casino e sbagliato percorso: l'errore ci costa 34 km in più ma fa parte del gioco. Smette di piovere e la luna piena fa capolino tra le nuvole: uno spettacolo! Siamo il solito gruppetto: io, Pietro, Carlo e Stefano e due graditi compagni di viaggio. Il passo Giovo è lungo ma non impegnativo, poi svalichiamo e picchiata su Albisola. Nei 40 km di Aurelia per raggiungere Genova mi perdo il gruppetto, sono avanti su una salitella e loro si fermano per la colazione. Aspetto ma non arrivano e allora mi aggrego ad un gruppetto. Inizio della Bocchetta. Mi accordo di avere un raggio dietro rotto e il cerchione un po' svergolo: incrocio le dita e vado avanti. I primi 3 km della Bocchetta sono veramente duri con tutti questi km nelle gambe. In cima sono solo, gli altri si sono dispersi. Discesa e risalita al Valico del Cerreto e poi 100 km di pianura fino a Corsico. Da solo è sicuramente affascinante ma duro: ho avuto vento contro e mi faceva male il c...lo, le gambe al lumicino... insomma non riuscivo a fare più di 23-24 km/h. Ho capito cosa vuol dire che le rando si fanno di testa e non con le gambe: ho preparato tutto meticolosamente e ho fatto bene. Ho mangiato e bevuto tanto, nei momenti giusti e mi sono sempre posto degli obiettivi intermedi per alleviare la pressione mentale. In questo modo sono arrivato non distrutto e mi sono divertito. 444 km sul computerino a 23 di media, la "randagia" Scapin è andata benissimo, il raggio rotto ci sta, ora devo pensare a delle ruote rando più serie. Ora l'obiettivo è la 600 km di Nerviano, l'ultimo scoglio per potermi iscrivere alla Paris-Brest-Paris, sono carico!

lunedì 20 aprile 2015

300 Km Tre valli

E anche la seconda prova di qualifica per la Parigi-Brest-Parigi è archiviata! E' stata bellissima: percorso duro 300 km per 3600 metri di dislivello, ma ci hanno fatto passare in posti meravigliosi, attraversando Pianbosco, toccando il lago di Lugano, l'alto varesotto, la Val Ganna, il lago Maggiore, Arcumeggia e poi giù fino a Sesto Calende per risalire a Borgosesia e raggiungere, dopo una salita veramente tosta... il Santuario della Madonna del Sasso. Confesso che ci sono rimasto più di mezz'ora, non tanto per tirare il fiato, quanto per ammirare il lago d'Orta da quella terrazza sul cielo! Solita compagnia di randagi, Maurizio, Carlo, Stefano e Pietro e solito divertimento assicurato.
Sono piacevolmente sorpreso che non sono affatto arrivato alla frutta, segno che sto imparando a gestire le risorse che ho. Unica nota dolente è stato il ritiro di Gigi per la rottura della catena: sono sicuro che si rifarà a breve!
Il 1 maggio avremo la 400 km: da Corsico a Svona, Genova e ritorno a Corsico: non vedo l'ora, sono carico!

giovedì 5 marzo 2015

Randonnee "Parco del Ticino" 200km

E' fatta: la prima qualifica per la PBP è alle spalle. E`stata una rando semplice, sia per il chilometraggio che per il dislivello (meno di 600 m). Siamo partiti in 800 e 500 hanno scelto il percorso lungo di 200 km. Il problema di queste "corte" è che molti granfondisti prendono parte alla manifestazione con uno spirito poco "rando" ma solo come occasione per fare un bel allenamento. Nulla da ridire ma però bisogna immaginare che le medie tenuti da certi grupponi erano poco consoni alle lunghe distanze e pedalare in quelle condizioni in stradine spesso strette ha portato a numerose cadute. A metà strada, in mezzo ai campi del Parco del Ticino, è volato uno davanti a me e, per poco, cascavo anch'io. Non si è fatto molto male ma, per soccorrerlo e portagli la bici al paese più vicino, ho perso più di mezz'ora. Il problema si risolve lasciando partire i più esagitati per poi organizzare i gruppetti col ritmo "giusto". Dalla 300 in su, penso che vedremo solo i veri randonneur.

venerdì 9 gennaio 2015

Prossimo obiettivo Paris-Brest-Paris!

Il nostro presidente Cecilio mi ha messo in testa quest'idea qualche mese fa. Inizialmente ho pensato che fosse una follia ma poi la sfida mi ha intrigato sempre più! È troppo simile alle scorribande in solitario col Mini 650, da solo, in autonomia.... non riesco a rinunciare.... e quindi da metà marzo inizierò il percorso di qualifica per questa mitica randonnèe francese. La PBP è la randonnèe più conosciuta al mondo, si tiene ogni quattro anni a ferragosto, sul percorso che da Paris porta a Brest in Bretagna e ritorno. Poco più di 1.200 km da percorrere in un tempo massimo di 90 ore. Il numero dei partecipanti è limitato a ca. 5.500 e arrivano da tutto il mondo! Parlando con i compagni di squadra, che l'hanno già fatta più volte, mi dicono che il bello di questa rando è il calore del pubblico: i francesi vanno pazzi per questo genere di manifestazioni e sostengono i partecipanti dal primo all'ultimo metro! Per potersi iscrivere, dovrò portare a termine da marzo a giugno, quattro randonnèe da 200-300-400-600 km. Le bici sono pronte: la Scapin, vecchia randagia in acciaio, ha un nuovo manubrio e guarnitura mentre la Scott Solace, appena comprata, è in fase di test intenso.
Io e Gigi abbiamo allungato le uscite su strada (sempre tra 100 e 200 km) ma non ci dimentichiamo della mtb, cambiare bici aiuta il corpo e la mente.
www.paris-brest-paris.org/