domenica 3 maggio 2015

400 km - C.Galletti

Si dice che non si è dei veri randonneur se non si sono fatti almeno 400 km e affrontato la notte... ora sono fiero di essere riuscito nell'impresa! Percorso Milano-Savona-Genova-Milano. Partenza alle 19 e primi cento sotto l'acqua. Prima del ponte sul Po abbiamo fatto casino e sbagliato percorso: l'errore ci costa 34 km in più ma fa parte del gioco. Smette di piovere e la luna piena fa capolino tra le nuvole: uno spettacolo! Siamo il solito gruppetto: io, Pietro, Carlo e Stefano e due graditi compagni di viaggio. Il passo Giovo è lungo ma non impegnativo, poi svalichiamo e picchiata su Albisola. Nei 40 km di Aurelia per raggiungere Genova mi perdo il gruppetto, sono avanti su una salitella e loro si fermano per la colazione. Aspetto ma non arrivano e allora mi aggrego ad un gruppetto. Inizio della Bocchetta. Mi accordo di avere un raggio dietro rotto e il cerchione un po' svergolo: incrocio le dita e vado avanti. I primi 3 km della Bocchetta sono veramente duri con tutti questi km nelle gambe. In cima sono solo, gli altri si sono dispersi. Discesa e risalita al Valico del Cerreto e poi 100 km di pianura fino a Corsico. Da solo è sicuramente affascinante ma duro: ho avuto vento contro e mi faceva male il c...lo, le gambe al lumicino... insomma non riuscivo a fare più di 23-24 km/h. Ho capito cosa vuol dire che le rando si fanno di testa e non con le gambe: ho preparato tutto meticolosamente e ho fatto bene. Ho mangiato e bevuto tanto, nei momenti giusti e mi sono sempre posto degli obiettivi intermedi per alleviare la pressione mentale. In questo modo sono arrivato non distrutto e mi sono divertito. 444 km sul computerino a 23 di media, la "randagia" Scapin è andata benissimo, il raggio rotto ci sta, ora devo pensare a delle ruote rando più serie. Ora l'obiettivo è la 600 km di Nerviano, l'ultimo scoglio per potermi iscrivere alla Paris-Brest-Paris, sono carico!

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