giovedì 19 aprile 2012

GPI 2012



E' sicuramente la regata in double più importante del nostro calendario. Partiamo con la barca in ordine e un buon lavoro di meteo. Decidiamo di stare a ovest per prendere prima la rotazione a 270° del vento e riuscire ad arrivare a Capraia con il gennaker. Tutto secondo programma se non che il sottoscritto, ad un certo punto, si è fatto prendere dall'ansia di distacco dal gruppone (che invece scendeva molto più poggiato) e decide di strambare. Una decisione peggiore non lapotevo prendere: Jolly Rouge che invece continua a seguire il ns. piano originale, arriverà a Capraia sei ore prima di noi! Dopo la strambata siamo rimasti tra due temporali, senza vento e a farci sbattere dalle onde e inzuppare dall'acqua. Un paio di ore dopo abbiamo ripreso a camminare ma senza la necessaria determinazione. Il tanto sospirato risotto caldo si rivelerà per mio stomaco una trappola mortale! Il mattino alle 11 siamo a Capraia: siamo sfatti, sia nel corpo che nella testa. Questa condizione, la meteo prevista per mercoledì e altre cose personali, ci fanno decidere per il ritiro.
E' stata una decisione sofferta ma, a posteriori, corretta: non saremmo stati in grado di mantenere un passo competitivo continuando a divertirci. SpeedyG è statao fantastico: il mio barchino non ha avuto alcun problema e questa è stata purtroppo l'ultima regata con lui: la settimana prossima lo consegno a Ward, un ragazzo belga, che se lo porterà a casa via mare. Confesso che nella mia vita ho comprato e venduto diverse barche, ma nessuna mi lasciato qualcosa dentro di così positivo come SpeedyG. Le ultime miglia del ritorno verso Genova sono state cariche di emozione: ho staccato il pilota e ho voluto tenere per l'ultima volta il timone di SpeedyG.
Ora ho bisogno di una pausa: devo rimettermi da un problema fisico e ricaricarmi psicologicamente. Sono sicuro che tornerò più carico e tosto di prima!

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