martedì 23 ottobre 2012

Mini Barcelona 2012

Non si poteva finire la stagione senza una "solo" e quindi eccomi a Barcelona per la classica d'autunno in Med. E' sempre un piacere venire in questa città: solare, viva, piena di gente simpatica. Al Reial Club Maritimo siamo stati accolti con la cordialità tipica spagnola. Bellissimo il primo pontile con una sfilza di mini l'uno accanto all'altro, a far bella mostra agli occhi dei tanti curiosi (anche italiani) che sono venuti fino a qui ad informarsi per chissà quali progetti futuri... Sedici Serie e nove proto al via, otto italiani: uno squadrone! Stefano Paltrinieri, Alberto Bona, Andrea Pendibene, Federico Cuciuc, Piero Platone, Andrea Iacopini e Luca Del Zozzo e io. A parte Stefano col suo Adrenalina, tutti gli altri nei Serie. Nei giorni prima la regata mi sono allenato con Riccardo Apolloni e il ns. gruppo: troppa ruggine nei muscoli e nella mia testa, ma è servito per capire meglio la barca e cosa devo fare per migliorare lei e me. Una meteo incasinata: con Riccardo e il meteorologo Alessandro Pezzoli, abbiamo investito diverse ore per capire come sarebbe evoluta la situazione e ci abbiamo azzeccato abbastanza bene. Il comitato decide di non farci andare a Minorca e opta per il percorso costiero della scorsa edizione: Barcellona - Piattaforma petrolifera a sud di Tarragona - poi rotta di ritorno fino a Palamos e di nuovo a sud fino all'arrivo di Barcellona, in tutto ca. 220 miglia. Sabato 20 ore 13 pronti via: una ventina di nodi e cielo cupo, quattro miglia di bolina fino alla boa di disimpegno del Besos e poi l'impoppata (stretta...) di 60 miglia verso la piattaforma. Il mare è incasinato, onde incrociate e altine, metto lo spi piccolo e viaggio a 11-13 nodi fissi con punta a 15,5. Tengo un buon passo. Improvvisamente qualcosa mi colpisce l'occhio destro: un dolore bestia, non vedo nulla, tutto bianco. Cerco di rimanere calmo... per fortuna il mio NKE gestisce bene la barca. Ricostruisco l'accaduto: una raffica fa partire, come una frusta, la scottina della regolazione della volante bassa e il nodino della maledetta mi colpisce proprio la pupilla.... azzo! Sento Sophie al VHF: mi consiglia una pomata antibiotica che abbiamo nel bidone dei medicinali, poi gli amici Luca e Piero mi confermano di non sottovalutare la cosa... provvedo e vado avanti. Nel frattempo c'è stato il casino di Umpalumpa: Andrea si lascia prendere la mano e scende col "grande".... ad un certo punto si ritrova con la volante in mano e l'albero in acqua! E' stato bravissimo a mantenere il sangue freddo e a dare la posizione prima che l'antenna VHF andasse a fondo e a salvare randa e boma, comunque hanno impiegato ora a trovarlo e a riportarlo al circolo. Altri ritiri importanti: Luca del Zozzo disintegra lo spi sotto la barca e si deve ritirare dopo un estenuante lavoro per liberare i pezzi dalla ciglia. Sophie Le Clerq rompe la volante ma ha più fortuna di Andrea, l'albero sta su e ritorna a Barcellona con una drizza tirata a poppa. Mi esplode il bozzello della tack: recupero lo spi e riparo il danno e si riparte. Giro la piattaforma a poca distanza da A.Bona, S. Paltrinieri e A. Piendibene che comandano la corsa insieme con i Proto. Poi il tempo cambia: piove che Dio la manda, raramente abbiamo preso così tanto freddo come quella notte! Il vento gira a sud-est ma è sempre forte: il mare è molto incrociato e il pilota fa fatica e corregge molto....troppo! Arriva un onda di lato mi fa girare la barca e parte una strambata involontaria che il pilota non riesce ad evitare. Il boma preme contro la volante in tensione e lo stick è schiacciato in mezzo al paranco e alla volante... un bel casino: per riportare la barca diritta decido di sacrificare lo stick e lo spezzo in due riuscendo a sfilarlo e a ripartire. La botta ha fatto saltare anche un bozzello del "fine" della volante poi riparato. Il tratto verso Palamos è stato più clemente e il sole ci ha asciugato un po'. Di notte scendiamo verso l'arrivo: davanti vedo i temporali e penso al vento che troveranno i primi, io invece combatto con le ariette che cambiano ogni dieci minuti. Dopo tre cambi vele, sono stravolto, mando tutto e tutti a f...lo, metto il pilota in rotta e, a vele bianche, vado a dormire tre ore: è un rischio ma sono molto stanco, devo farlo! Al risveglio mi ritrovo le forze per arrivare all'alba a Barca. Sesto nei serie a 40 minuti dal podio... accidenti, se avessi tirato da Palamos... inutile recriminare, ero stanco e quindi vuol dire che non sono ancora pronto per sostenere questi ritmi, ma ci sto arrivando! Bravissimo Alberto Bona che "mata" il buon Didac, autore di una sciagurata gita fuoriporta verso la costa, e vince nei Serie, secondo il sempre bravo Andrea Pendibene, ormai costante su alti livelli. Il buon "vecio" Stefano Paltrinieri, capogita dell'italico gruppo, fa un quinto nei proto e settimo assoluto: bravo, speriamo di avere il suo entusiasmo dopo tutto quello che ha visto e provato nei mini! Piero Platone rompe il balestrone e deve accontentarsi di vedere (da lontano... ;)) la poppa del mio Nacira e Federico Ciciuc finisce una regata sofferta passata per lo più con la testa nel secchio... bravi a finire! Bravo il nostro 721 Moitouseul che non ho ancora sfruttato a fondo ma pian piano ci arrivo. Ora il buon Frassi lo porta allo YCI per il corso invernale e le migliorie che abbiamo in testa.

Nessun commento:

Posta un commento